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Giornata Mondiale del Cuore

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29 settembre: in occasione della giornata mondiale del cuore, organizzata dalla World Heart Federation https://www.world-heart-federation.org/world-heart-day, parliamo di malattie cardiovascolari che rappresentano la prima causa di mortalità in Europa, con oltre 4 milioni di morti all’anno. Lo sviluppo di queste patologie è strettamente associato a processi aterosclerotici.

Questo grande impatto sociale giustifica la necessità di intraprendere programmi di prevenzione primaria e secondaria per l’aterosclerosi volti a ridurre il livello di colesterolo LDL nel sangue e, di conseguenza, a ridurre il rischio di sviluppare eventi cardiovascolari futuri.

Nonostante le statine siano ancora oggi considerate la terapia farmacologica di elezione, una percentuale di pazienti in trattamento con questi farmaci non riesce a raggiungere i livelli di colesterolo LDL consigliati dalle linee guida (anche a seguito della somministrazione della massima dose tollerata di statina) o può sviluppare effetti collaterali come la miopatia statino-indotta. In questo tipo di pazienti, è possibile somministrare l’associazione di due farmaci ipolipidemizzanti con diversi meccanismi d’azione come ad esempio l’associazione rosuvastatina/ezetimibe.

La rosuvastatina rappresenta la statina più efficace presente in commercio, con un profilo di tollerabilità paragonabile a quello delle altre statine, mentre l’ezetimibe è un inibitore dell’assorbimento di colesterolo a livello intestinale ed è generalmente ben tollerato dai pazienti.

Grazie all’efficacia aggiuntiva, derivante dai meccanismi d’azione sinergici di rosuvastatina ed ezetimibe, si possono ottenere risultati migliori in termini di riduzione del LDLC e potenzialmente ridurre l’insorgenza e/o l’entità degli effetti collaterali delle statine stesse, grazie alla necessità di dosaggi inferiori rispetto alla monoterapia.

Nello studio clinico I-ROSETTE è stata dimostrata la maggiore efficacia della combinazione di rosuvastatina ed ezetimibe rispetto alla rosuvastatina in monoterapia: dopo otto settimane di trattamento, è stata ottenuta una riduzione del 57% dei livelli di colesterolo LDL rispetto ai valori basali nei pazienti trattati con l’associazione di rosuvastatina ed ezetimibe e del 44% nel gruppo che assumeva rosuvastatina in monoterapia

Secondo le linee guida ESC/EAS 2019 per il trattamento delle dislipidemie, per i pazienti a rischio cardiovascolare elevato, sia in prevenzione secondaria che primaria, è raccomandata la riduzione di almeno il 50% del livello di colesterolo LDL rispetto al valore basale, e il raggiungimento di target ben definiti.

Per saperne di più, clicca sugli studi citati

  1. 2019 ESC/EAS Guidelines for the management of dyslipidaemias: lipid modification to reduce cardiovascular risk
  2. Rosuvastatin/Ezetimibe: A Review in Hypercholesterolemia (ABSTRACT)
  3. Hong et al., A phase III, multicenter, randomized, double-blind, active comparator clinical trial to compare the efficacy and safety of combination therapy with ezetimibe and rosuvastatin versus rosuvastatin monotherapy in patients with hypercholesterolemia: I-ROSETTE (ildong Rosuvastatin & Ezetimibe for Hypercholesterolemia) randomized controlled trial; Clinical Therapeutics/Volume 40, N.2, 2018.

 

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